I crampi notturni, cause e possibili rimedi
I crampi notturni sono causati dalla disidratazione e dalla carenza di vitamine ed elettroliti
Pubblicato il 17 gennaio 2014,
Fonte e link: http://news.fidelityhouse.eu/salute/crampi-notturni-cause-e-possibili-rimedi-15601.html
La
comparsa durante la notte o mentre si è comodamente sdraiati a letto di un dolore lancinante ad un polpaccio o
sotto la pianta del piede è una delle cose più fastidiose che
si possono provare e si chiama “crampo”.
La stessa cosa può avvenire durante lo svolgimento di un’attività sportiva
intensa ma si tratta di un altro tipo di problema.
Il
crampo notturno è causato quasi sempre da uno stato di disidratazione con conseguente carenze di sali minerali
come il potassio e il magnesio,
elementi indispensabili per una corretta contrazione dei muscoli, la cui
carenza è quindi causa di contrazioni involontarie e dolorose dei muscoli
stessi. Molti farmaci,
l’alcool e il caffè sono poi causa di crampi notturni.
Il
rimedio più immediato per togliere il dolore è la classica manovra che si
esegue stendendo la gamba e
portando la punta del piede verso il ginocchio: si provoca così
la decontrazione del muscolo e quindi si avrà sollievo dal dolore.
Inoltre,
per chi soffre di crampi notturni ricorrenti è necessaria una buona idratazione
(bere molta acqua e succhi di
frutta, ad esempio ACE)
e l’integrazione di potassio, magnesio e calcio. Questi
elementi sono contenuti in patate,
pomodori, banane e bietole (potassio) e semi di zucca, noci, spinaci e soia
(magnesio). Utili anche le vitamine A ed E contenute in carote, zucca, melone, fegato e frattaglie
(la A) e in semi di girasole,
nocciole, noci e mandorle (la E). In pratica una dieta ricca di
frutta e verdura e di acqua può aiutare a prevenire i crampi notturni, ma se
non bastasse occorre usare un integratore a base di potassio e magnesio che si
può acquistare in farmacia.
Vediamo
quali sono le cause più comuni, che portano alla comparsa dei crampi notturni e
come fare per risolvere questo fastidioso problema, che interessa tantissime
persone in tutto il mondo.
Cause
I
crampi sono solitamente causati da un’ossigenazione insufficiente del muscolo,
dall’eccessivo freddo, da traumi fisici o a causa di uno sforzo fisico. Nel
caso, invece, dei crampi notturni questi sono causati da carenze di Sali
minerali, come potassio, magnesio, calcio e sodio. Può costituire un fattore
scatenante anche la diminuzione dell’afflusso sanguigno a causa del mantenimento
per un periodo di tempo prolungato di una posizione particolare. Spesso,
infatti, i crampi notturni si manifestano proprio in questi casi. Sono stati,
inoltre, individuati anche degli altri fattori neurologici ed altre cause
minori come il consumo di droghe, che spesso possono avere tra gli effetti
collaterali proprio la comparsa dei crampi notturni.
Durante
i crampi notturni, la membrana della fibra muscolare conduce dei potenziali
d’azione a frequenze altissime, ma in questo caso non vi sono stimoli nervosi.
Soprattutto nel periodo estivo, in cui è più frequente a con la sudorazione la
perdita di sali minerali importanti per l’organismo, i crampi notturni
diventano più frequenti. Possono portare gli stessi effetti anche le variazioni
locali del pH o la presenza di acido lattico. La correlazione tra acido lattico
e crampi notturno, però, rimane ancora incerta a livello scientifico, dal
momento che i crampi notturni possono insorgere anche indipendentemente
dall’esercizio fisico.
Spesso,
inoltre, i crampi notturni possono essere un campanello d’allarme importante da
non sottovalutare, che può indicare la presenza di un problema cardiovascolare
o di un’insufficienza venosa, che solitamente colpisce prevalentemente le donne
di qualsiasi età ma soprattutto quelle dai 50 anni in su.
I
crampi notturni sono un problema molto serio anche durante la gravidanza, a
causa della modificazione della circolazione venosa, della stanchezza dovuta
alla gestazione ma anche agli squilibri di sali minerali. Solitamente, anche in
questo caso, i crampi notturni si verificano con maggiore frequenza durante il
periodo estivo e in particolare dal settimo mese di gravidanza. Vediamoli
nello specifico.
Carenza di Sali minerali
I Sali
minerali, ed in particolare magnesio e potassio, contribuiscono al giusto
rilassamento dei muscoli, mentre il calcio ha il compito di favorire le
contrazioni muscolari. Perché non si verifichino i crampi notturni è necessario
che il bilanciamento di
queste sostanze nel nostro organismo sia perfetto, affinché
l’apparato muscolare funzioni al meglio. In caso di carenza di sali minerali,
questi possono essere reintegrati attraverso l’alimentazione o ricorrendo ad
integratori specifici. A questo scopo si possono consumare prevalentemente banane, anguria o comunque frutta in
generale, tendenzialmente sempre molto ricca di sali minerali.
Se l’alimentazione non bastasse si può ricorrere anche a degli integratori
alimentari, specificamente formulati. In questo caso, però, sarà necessario e
consigliabile rivolgersi ad un medico o almeno affidarsi al consiglio del
farmacista. A provocare l’eccessiva
sudorazione può essere un’eccessiva sudorazione, specialmente
nei periodi più caldi dell’anno, oppure l’assunzione di determinati farmaci che
causano uno squilibrio elettrolitico all’interno del corpo, come ad esempio i
diuretici, che hanno tra i possibili effetti collaterali proprio l’eliminazione
di massicce quantità di potassio.
Freddo
Spesso
i crampi notturni possono essere causati anche dal freddo, dal momento che il muscolo
per via delle basse temperature riceve un minor apporto di sangue, il che provoca una
vasocostrizione che fa accumulare acido lattico. Tutto questo si traduce nella
rigidità muscolare alla base dei crampi notturni. In questo caso sarà bene
cercare di distendere il più possibile il muscolo e massaggiarlo fino a quando
la temperatura non si alzi e torni ad un livello ottimale, per permettere la
circolazione del sangue.
Pillola anticoncezionale
Anche
la piccola anticoncezionale può contribuire a generare dei crampi notturni, dal
momento che si tratta di uno
dei possibili effetti collaterali di questo farmaco. Non tutti
i tipi di pillole anticoncezionali, però, hanno gli stessi effetti. Infatti,
quella che solitamente genera con più frequenza episodi di crampi notturni è la
Yasminelle, una delle pillole anticoncezionali più utilizzate. In questo caso i
crampi sono solitamente localizzati nelle gambe e nei piedi. Qualora si tratti
di episodi sporadici non c’è da preoccuparsi, ma nel caso in cui gli episodi
diventassero più frequenti sarà necessario contattare il proprio medico e
valutare la sospensione dell’assunzione o la scelta di una pillola
anticoncezionale diversa.
Cause patologiche
I
crampi notturni, come abbiamo visto, possono essere conseguenze di cause
abbastanza banali che si risolvono molto velocemente e senza troppe conseguenze
per l’individuo. Spesso, però, i crampi notturni possono essere sintomo di
qualcosa di più grave ed essere causate, quindi, da patologie più serie. In
questo caso, solitamente, compaiono in situazioni particolari, come ad esempio
sforzi di lieve entità, e si accompagnano spesso a rossore, gonfiore e febbre.
Le patologie più comuni, che possono provocare dei crampi notturni di questo
tipo, sono diverse.
Ipotiroidismo
Se la tiroide
non funziona correttamente o non funziona affatto produce pochi ormoni
tiroidei. In questo caso il metabolismo risulta rallentato e la prima parte del
corpo ad avvertire questo cambiamento importante sono proprio i muscoli, che
vengono quindi colpiti da rigidità e sopratutto da crampi, che possono
verificarsi in diversi momenti della giornata o durante la notte.
L’ipotiroidismo, infatti, altera l’assorbimento delle sostanze nutritive da
parte del muscolo, che di conseguenza ha una forza contrattile inferiore. Ma ad
essere alterati sono anche la contrazione ed il rilassamento del
muscolo, che diventano più difficili da compiere e soprattutto più lenti.
Solitamente, questo tipo di crampi notturni o di crampi durante la giornata in
generale si risolvono mediante l’assunzione
di quell’ormone tiroideo che la tiroide non produce più. In
questo modo piano piano le funzionalità dei muscoli torneranno quelli di un
tempo ed il malessere scomparirà molto presto.
Ansia e depressione
Spesso
e volentieri, per quanto possa sembrare strano, i crampi notturni possono
essere dei sintomi psicosomatici, che colpiscono l’organismo quando questo si
trova in una condizione di particolare stress. Infatti, in questo caso, i
crampi notturni, sono conseguenza dell’iperventilazione, quindi
dell’accelerazione della respirazione, che comporta un impoverimento delle
riserve di anidride carbonica e quindi una scarsa ossigenazione del muscolo ed
un conseguente aumento del consumo di sali minerali. Solitamente, in questo
caso, i crampi notturni scompaiono al venire meno dello stato d’ansia o dello
stato di depressione, quando di conseguenza anche il battito cardiaco e la
respirazione tornano al loro ritmo naturale.
Anemia
Si
definisce come anemia quella tipica carenza
di emoglobina nel sangue. Dal momento che l’emoglobina
trasporta le molecole di ossigeno nel sangue, una sua carenza comporta anche
una scarsa ossigenazione dei muscoli e di tutto l’organismo. In questo caso,
quindi, spesso e volentieri insorgono i crampi notturni come conseguenza
di questa scarsa ossigenazione. Anche in questo caso, quindi, i crampi
notturni, sono il sintomo di qualcosa che non va e che deve essere
approfondito. Anche in questo caso il problema si risolve molto facilmente,
assumendo degli specifici integratori di ferro, per riportare, di conseguenza,
i livelli di ossigenazione su dei parametri normali, che permettono un perfetto
funzionamento del corpo.
Diabete
Molto
spesso, i crampi notturni possono essere il sintomo del diabete. In questo caso
i sintomi più comuni sono stanchezza, eccessiva perdita di peso e soprattutto
gonfiore e tensione dei muscoli. A causa del ridotto apporto di glucosio, infatti, il
muscolo risulta intorpidito e quindi più soggetto ad episodi di crampi
notturni. In questo caso bisognerà agire sul diabete, cercando di modificare la
propria alimentazione o ricorrendo a dei farmaci specifici. Una volta risolto
il problema del diabete anche i crampi notturni spariranno.
Problemi alla schiena
I
problemi a carico delle ossa e della articolazioni, fanno spesso assumere
all’individuo delle posizioni che non sono particolarmente corrette, perché
finiscono per sovraccaricare alcune parti del corpo in particolare, come gambe
e schiena. Proprio questo lavoro eccessivo dei muscoli di queste zone può provocare
un problema di crampi notturni. Anche in questo caso sarà di fondamentale
importanza risolvere il problema alla radice, per poter eliminare i crampi
notturni. Sarà, quindi, consigliabile rivolgersi ad un ortopedico, ad un
posturologo o ad un osteopata per risolvere il problema in modo definitivo
Patologie di origine neurologica
Spesso,
purtroppo, i crampi notturni possono avere anche delle cause molto gravi ed
addirittura un’origine
neurologica. Possono, quindi, essere il sintomo di patologie,
come la sclerosi laterale amiotrofica, con dolori e crampi a carico di diverse
parti del corpo. Solitamente, in questo caso, i crampi sono molto più dolorosi
dei classici crampi notturno e si ripetono ad intervalli di tempo molto
ridotti. In questi casi l’unica cura possibile è quella farmacologica, anche se
negli ultimi anni hanno dato degli ottimi risultati anche le infiltrazioni di
tossina botulinica nei muscoli interessati dai crampi notturni. La tossina,
infatti, va ad immobilizzare i muscoli in modo tale da non farli più contrarre
e causare, quindi, episodi dolorosi.
Trombosi venosa
La
trombosi è una patologia, che provoca la formazione di un coagulo di sangue negli arti,
detto trombo.
In questo caso il crampo è un sintomo molto importante di una trombosi, che di
solito si accompagna ad arrossamento, gonfiore e senso di calore alle gambe. Si
tratta di una patologia molto grave e che non va assolutamente sottovalutata,
dal momento che un coagulo potrebbe raggiungere il polmone dando vita ad
un’embolia polmonare, che metterebbe a rischio la vita del paziente. È bene,
quindi, rivolgersi sempre al medico per sottoporsi ad un controllo.
Quando vengono i crampi
I
crampi possono essere di varia natura e comparire in diversi momenti della
giornata, anche se spesso si verificano proprio nei momenti di maggiore riposo,
come il sonno notturno, in cui si mantiene una stessa posizione per tanto
tempo. Vediamo nello specifico quando si possono presentare.
Di notte o al risveglio
I
crampi notturni sono tra i più fastidiosi, dal momento che spesso svegliano nel
cuore della notte chi ne soffre non consentendo di riposare bene e, nei casi
più gravi, portando a dei veri e propri casi di insonnia. Solitamente i crampi
notturni sono dovuti a delle contrazioni involontarie del muscolo a causa di
una posizione errata tenuta durante la notte, ma, come abbiamo visto, possono
avere anche delle cause patologiche. È quindi bene sottoporsi ad un controllo
medico se gli episodi di crampi notturni dovessero risultare troppo fastidiosi
e si dovessero ripetere più volte durante la notte, per scongiurare eventuali
patologie presenti di cui i crampi notturni sono soltanto il sintomo. Qualora,
invece, non ci fossero delle patologie alla base della comparsa dei crampi
notturni, si potrà intervenire prevenendoli utilizzando un cuscino per
sollevare le gambe durante la notte, favorendo così l’apporto di sangue ed
ossigeno.
Durante lo sport
I
crampi non si verificano soltanto la notte, ma possono insorgere anche durante
la pratica di attività
sportiva o di un allenamento sportivo particolarmente intenso.
I crampi in questo caso sono dovuti all’eccessiva produzione ed accumulo nelle
gambe di acido lattico
come conseguenza dello sforzo a cui sono stati sottoposti i muscoli. Inoltre,
durante la pratica sportiva l’eccessiva sudorazione può portare ad una
momentanea carenza di Sali minerali, che costituisce una delle maggiori cause
dei crampi. L’accumulo di acido lattico e la carenza di Sali minerali, però,
possono creare l’insorgenza di crampi notturni durante la fase di riposo, oltre
che durante la pratica stessa che ha generato lo sforzo. In questi casi per far
passare il crampo è necessario cercare di stendere il muscolo fino a quando il
dolore non si sarà attenuato del tutto.
Spesso
a provocare i crampi può essere il nuoto, sia in mare che in piscina, ma in
questo caso la causa potrebbe essere anche il freddo. Nel caso in cui ci si
trovasse in acqua durante questi episodi è importante cercare di distendere la
gamba appoggiandosi a bordo vasca o ricorrendo alla posizione di “morto a
galla” se ci si trova in mare. In questo modo i muscoli si distenderanno ed il
dolore cesserà in poco tempo, consentendo di riprendere l’attività che si stava
svolgendo, in questo caso di riprendere a nuotare.
In gravidanza
Spesso
e volentieri i crampi notturni si verificano durante i mesi di gestazione a
causa delle modifiche subite in questo periodo dal corpo. Infatti, l’aumento di
peso rende più difficile qualsiasi movimento e di conseguenza i muscoli vengono
sottoposti ad uno sforzo maggiore. Di conseguenza si verificano di frequente
episodi di crampi notturni o anche di crampi durante il giorno. In questi casi
sarà fondamentale per la futura mamma aiutarsi con l’alimentazione, cercando di
ingerire cibi che contengono molti Sali minerali, come ad esempio banane,
anguria, kiwi dal momento che sono ricchi di potassio, fratta secca per il loro ottimo
apporto di magnesio,
latte e yogurt per il calcio.
Durante la gravidanza, l’eventuale assunzione di integratori alimentari va concordata
con il medico,che saprà consigliare quali assumere. Soprattutto durante gli
ultimi mesi di gravidanza, insieme ai crampi notturni può comparire anche la
diarrea. In ogni caso, al termine della gravidanza, sia i crampi notturni che
la diarrea cessano, dal momento che il carico a livello dei muscoli diminuisce
e con loro anche lo sforzo compiuto per qualsiasi gesto.
Nei bambini e negli anziani
Spesso
i crampi notturni possono interessare anche i bambini e le persone al di sopra
dei 65 anni. In questi casi, di solito, a generare i crampi notturni non è
tanto l’affaticamento del muscolo, quando la carenza di sali minerali. Anche in
questo caso, quindi, basterà fare attenzione in particolare all’alimentazione,
assumendo cibi ricchi di potassio e di magnesio, come quelli visti in
precedenza. In questi soggetti, inoltre, è importante cercare di assumere una
buona quantità di liquidi ogni giorno, per favorire una corretta idratazione
del corpo e della muscolatura. Quindi, oltre ad una dieta ricca di sali minerali
sarà necessario assumere anche almeno un litro e mezzo di acqua al giorno.
Le zone più colpite dai crampi
Le zone
del corpo colpite dai crampi notturni sono tantissime e variano a seconda delle
cause alla base di questo malessere. Solitamente, le zone più colpite sono le gambe ed i polpacci,
soprattutto nelle donne in gravidanza ed in chi si sottopone a degli sforzi
fisici importanti a carico dei muscoli di queste zone. Anche in questi casi
possono essere interessati dai crampi anche
i piedi, sia in casi di sforzi fisici che in presenza di
patologie principali. La carenza di sali minerali o di ossigenazione del
sangue, come abbiamo visto in precedenza, possono interessare anche e
soprattutto i piedi, oltre che le gambe ed i polpacci.
Spesso,
però, possono essere interessate anche
le mani e la schiena dai crampi, soprattutto quando a causare i
crampi sono dei malesseri a carico della schiena o i cosiddetti crampi
professionali, dovuti ad un uso frequente delle mani nello svolgimento delle
proprie attività lavorative.
I vari tipi di crampi
Abbiamo
più volte detto, che possono esistere tanti tipi di crampi, in base alle cause
che le determinano. Vediamo adesso di classificarli e di vederli nello
specifico.
I crampi notturni
Sono
dei crampi che si verificano solitamente durante le ore del sonno notturno ed
interessano, nello specifico, i muscoli dei polpacci o quelli del piede,
provocando una flessione del piede ed anche delle dita. Nella maggior parte dei
casi i crampi notturni sono di breve durata, ma spesso ricompaiono durante la
notte disturbando il sonno di chi ne soffre. Più raramente possono essere
interessati anche i muscoli della zona antero-laterale della gamba e
quelli della parte posteriore della coscia. Durante i crampi notturni, i muscoli si induriscono e si contraggono
e tornano alla normalità in un paio di minuti. nei casi più gravi, possono
servire ore perché il dolore e la contrazione spariscano. In questi casi,
inoltre, l’indolenzimento può durare anche per giorni.
Crampi professionali
I
crampi professionali, detti anche crampi occupazionali, sono dei disturbi
annoverati tra le distonie focali, ovvero delle sindromi caratterizzate da
contrazioni muscolari che si protraggono nel tempo e che provocano torsioni e
movimenti ripetitivi. Solitamente, si parla di crampi professionali quando
questi insorgono in seguito ad atti professionali ripetuti nel tempo. L’esempio
classico dei crampi professionali è il crampo
dello scrivano, ma sono anche particolarmente conosciuti il
cosiddetto crampo del pianista, il crampo del violinista o del dattilografo. È
proprio la ripetitività di uno stesso movimento durante la giornata, che genera
questo tipo di crampi. In questo caso gli approcci terapeutici sono diversi e
variano da semplici tecniche di rilassamento muscolari a terapie
farmacologiche, che cercano di rilassare dall’interno la muscolatura e renderla
meno soggetta al sopravvenire dei crampi. Si tratta nello specifico di
antinfiammatori o di miorilassanti, che spesso danno degli ottimi risultati.
Nei casi più gravi, invece, l’unico metodo che fornisce una guarigione sicura è
la chirurgia, anche se ultimamente si sono ottenuti degli ottimi risultati
anche con la terapia botulinica, che va ripetuta alla ricomparsa dei sintomi.
Crampi da calore
Vendono
definiti crampi da calore, quei crampi che si verificano durante lo svolgimento
di sforzi fisici particolari, soprattutto se in ambienti particolarmente caldi
o scarsamente ventilati. In questo caso, infatti, gioca un ruolo importante non
soltanto l’accumulo di acido lattico nel sangue, ma anche la sudorazione che fa
disperdere liquidi e sali minerali, tanto importanti per il corretto funzionamento
muscolare. I crampi da calore sono solitamente tipici di determinate
professioni, come chi lavora nelle acciaierie o nelle miniere. I crampi da
calore, però, vengono anche definiti sindrome di Edsall. In questi casi, per
far passare il crampo è importante fare degli impacchi caldo-umidi o ingerire liquidi e sali
minerali. Per i soggetti più predisposti a questo tipo di crampi si può cercare
di assumere del cloruro di sodio, disponibile anche in tavoletta, per prevenire
la comparsa dei crampi. L’assunzione di questa sostanza, però, andrà valutata
con il medico, dal momento che può avere degli effetti collaterali, che vanno
valutati attentamente.
Crampi e sport di resistenza
Soprattutto
chi pratica sport deve spesso fare i conti con i crampi o con i crampi
notturni, soprattutto gli amatori. Non è comunque una rarità vedere un
professionista in preda ad un crampo. Solitamente, in questi casi, a generare i
crampi è proprio la fatica e lo squilibrio chimico che ne consegue. In questi
casi, per prevenire il disturbo, è importante integrare costantemente acqua e
sali minerali durante la pratica stessa dell’attività, per evitare la comparsa
dei crampi, sia durante lo svolgimento dell’attività che in seguito, magari e
soprattutto durante la notte. In soggetti sani, quindi senza patologie
particolari a cui poter attribuire la causa dell’insorgenza dei crampi, non ci
sono delle cure particolari. Come abbiamo detto in precedenza, si può cercare
di prevenire assumendo una giusta quantità di acqua e di sali, ma eccedere in
questa precauzione non mette al sicuro dall’insorgenza di un crampo. Secondo le
statistiche, inoltre, a soffrire maggiormente dei crampi sono:
- i soggetti in sovrappeso, di qualsiasi entità
- soggetti non allenati
Differenza fra crampo e contrattura
È
importante rimarcare la differenza tra il crampo e la contrattura muscolare,
dal momento che spesso queste possono essere confuse in quanto entrambe a
carico della zona muscolare. La differenza principale tra le due è la reversibilità. Infatti, a
differenza di un crampo, una contrattura non è reversibile, quindi, non
guarisce nell’arco di qualche minuto, come per il crampo, ma sono necessari
diversi giorni perché tutto torni a posto.
Cosa fare
Nel
caso di crampi durante l’attività sportiva o durante uno sforzo fisico
particolarmente intenso, è importante massaggiare a fondo la parte dolorante,
cercando di riscaldarla. È da evitare, quindi, l’applicazione di ghiaccio, che
invece è importantissima in caso di contrattura muscolare. Bisogna, inoltre,
cercare di stirare il muscolo contratto il più possibile per distenderlo. Nel
caso in cui il crampo interessasse il polpaccio, bisognerà sdraiarsi per terra
con la gamba tesa e cercare di afferrarsi le punte delle dita dei piedi
tirandole verso di sé. Se si tratta della coscia, bisogna alzare la gamba e
spingere il ginocchio verso il basso. In qualunque caso, comunque, bisognerà
compiere i movimenti con estrema dolcezza per non acuire ancora di più il
dolore.
Come combattere i crampi notturni
Adesso
se abbiamo capito quali e quanti possono essere i crampi, soffermiamoci sui
crampi notturni, che tra tutti risultano essere i più fastidiosi, e vediamo
come potere risolvere questo fastidiosissimo disturbo. Vediamo nello specifico
i rimedi verificati, con dei fondamenti scientifici, e dei rimedi invece più
casalinghi, ma spesso comunque molto efficaci.
Rimedi Verificati
Vediamo
innanzitutto quali sono i rimedi verificati, per risolvere i crampi alle gambe.
Bere acqua tonica
È stato
dimostrato che bere dell’acqua tonica è molto utile nei pazienti, che soffrono
di crampi notturni. Nonostante questo, però, la Food and Drug Administration
Americana ha avvertito i consumatori che l’assunzione di grandi dosi di
chinino, sostanza contenuta all’interno dell’acqua tonica, potrebbe risultare
dannosa. Infatti, in uno studio condotto nel 1997 proprio sulle azioni del
chinino hanno dimostrato che a fronte di diversi miglioramenti fisici,
esistevano anche molti effetti collaterali.
Massaggiare la parte con un impacco caldo
In caso
di crampi notturni sarà necessario e molto benefico massaggiare la parte
creando del calore ed aiutarsi con degli impacchi caldi, utilizzando uno
scaldino elettrico o anche una bottiglia di acqua calda. In questo modo il
calore aiuterà il muscolo a rilassarsi ed allevierà il crampo in atto,
facendolo passare molto presto. Può risultare molto utile anche l’uso di Vicks
CapoRub nella zona colpita dal crampo, in quanto lo shock termico creato da
questa sostanza aiuta il rilassamento del muscolo.
Assumere potassio
Dal
momento che l’insorgenza dei crampi notturni è dovuta proprio alla carenza di
sali minerali e soprattutto di potassio, assumerne dona un grande sollievo. È
bene, quindi, assumere alimenti ricchi di potassio o prendere degli integratori
per sopperire alla mancanza. Queste sono le fonti naturali di potassio:
- frutta (banane, pesce, noci, datteri, albicocca uva ed uvetta)
- cavolo e broccoli e tutti gli alimenti che appartengono alla stessa famiglia
- arance e pompelmi
- maiale, agnello e pesce di mare
Integratori di magnesio
Soprattutto
le donne in gravidanza hanno necessità di assumere del magnesio, per cercare di
prevenire l’insorgenza dei crampi notturni.
Bere molta acqua
I
crampi notturni sono spesso e volentieri la conseguenza della disidratazione. È bene,
quindi, assumere una discreta quantità di acqua ogni giorno. Una donna, secondo
gli studi, dovrebbe assumere circa 2.2 lt di acqua al giorno, mentre un uomo
dovrebbe arrivare a 3 litri. I segnali della disidratazione possono essere
visibili anche nelle urine, se queste hanno una colorazione troppo scura.
Evitare l’alcool
Un
consumo eccessivo di bevande alcoliche, infatti, sottrae acqua al corpo e,
quindi, non fa altro che aumentare gli episodi di crampi o favorire la loro
comparsa.
Assumere farmaci calcio-antagonisti
I
farmaci calcio-antagonisti, infatti, fanno sì che il calcio non penetri nelle
cellule e nella parete dei vasi sanguigni. Si tratta di farmaci, che vengono
utilizzati solitamente per il trattamento dell’ipertensione, ma possono
costituire un ottimo rimedio anche per il trattamento dei crampi notturni.
Prima di assumere questo tipo di farmaci, però, è necessario e caldamente
consigliabile chiedere il parere del medico, che saprà inoltre fornire dosi e tempi
di somministrazione più adatti.
Non usare lenzuola strette
Probabilmente
non ci si sofferma molto su questo dettaglio, ma le coperte o le lenzuola
troppo tese tendono, anche inconsciamente, a far puntare molto i piedi quando
si dorme, il che può stimolare l’insorgenza dei crampi notturni. È bene,
quindi, prendere l’abitudine di preparare il letto in modo tale da lasciare le
lenzuola più morbide, evitando quindi questa fasciatura troppo stretta.
Allungare il muscolo del polpaccio prima di andare a letto
Allungare
il muscolo del polpaccio prima di andare a dormire aiuta a scaricare un po’
della tensione accumulata durante il giorno.
Rimedi casalinghi
Per
combattere l’insorgenza dei crampi notturni esistono anche i cosiddetti rimedi
casalinghi. Si tratta di soluzioni non scientifiche e senza fondamento medico,
ma che spesso si sono rivelate molto importanti nel trattamento dei crampi
notturni. Vediamo quali sono.
Mettere una saponetta sotto la zona interessata dal crampo
Mettere
una saponetta sotto la zona colpita dal crampo può aiutare ad alleviare il
dolore e addirittura a farlo passare, dal momento che rilascia delle molecole
che possono donare sollievo in alcuni casi. In mancanza di una saponetta può
essere utilizzato anche del sapone liquido ipoallergenico.
Bere latte di mucca
Anche
bere latte di mucca può aiutare molto in casi di crampi notturni, dal momento
che riesce a bilanciare i livelli di calcio, aiutando quindi i muscoli contro
l’insorgenza dei crampi notturni. C’è da dire, però, che il latte di mucca
contiene il fosforo, che può far peggiorare i crampi in alcuni casi. Molti, però,
provano sollievo bevendo del latte di mucca.
Usare l’olio di primula
Si
tratta di una sostanza utilizzata nel trattamento dell’acne e dell’eczema,
dell’ipercolesterolimia e dei disturbi cardiaci. Dal momento che la sua azione
blocca i vasi sanguigni, l’uso dell’olio di primula può avere degli effetti
positivi anche nel trattamento dei crampi notturni. In questo caso, però, non
esistono delle prove scientifiche di quest’azione benefica. Molti, però hanno
notato dei miglioramenti assumendone 3-4 grammi prima di andare a letto.
Provare il lievito di birra
Il
lievito di birra sembra avere delle azioni benefiche sulla circolazione del
sangue nelle gambe e fornisce, inoltre, un ottimo supplemento di vitamine del
gruppo B, importanti per prevenire i crampi notturni. Non ci sono prove
scientifiche della sua efficacia, ma nonostante questo molti medici ne
raccomandano l’utilizzo, assumendone un cucchiaio al giorno.
Prendere erbe rilassanti
Assumere
erbe rilassanti, come la valeriana o la scutellaria, che hanno delle proprietà
sedative può fornire un aiuto nel trattamento dell’ansia e di conseguenza può
avere degli effetti benefici anche per i crampi. Anche in questo caso, sebbene
si tratti di erbe naturali, è indicato contattare il proprio medico prima di
procedere all’assunzione di queste sostanze, poiché in alcuni casi alcune erbe
potrebbero interagire le une con le altre, generando effetti collaterali al
corpo.
Esercizi di allungamento
Per
cercare di evitare i crampi o per farli passare più in fretta può essere molto
utile ricorrere a degli esercizi di allungamento, che possono dare molto
sollievo. Per trarre il massimo beneficio da questa pratica, però, è importante
eseguire correttamente gli esercizi di allungamento e soprattutto svolgere
quelli più efficaci contro i crampi notturni. Vediamo nello specifico quali
sono più efficaci.
Allungare il polpaccio con un asciugamano
Come
primo metodo per combattere i crampi notturni si può utilizzare un semplice
asciugamano, che sarà estremamente importante per cercare di stendere il
muscolo della gamba e soprattutto per cercare di far distendere il muscolo
contratto, che come abbiamo visto è il motivo che sta alla base del crampo e
che determina anche l’episodio doloroso. Bisogna avvolgere l’asciugamano
attorno alla gamba nella quale si accusa il crampo e allungarla fino in fondo
in orizzontale. In assenza di un asciugamano sarà possibile utilizzare anche un
semplice lenzuolo, magari quello in cui si sta già riposando, per cercare di
agire con tempestività e far passare velocemente il crampo. Bisogna afferrare
le estremità del tessuto, che avvolge la gamba colpita dal crampo, e tirarle
verso di sé. L’atteggiamento è quello tipico dei bambini che giocano con la
propria copertina. I questo modo si riuscirà a tendere al massimo il muscolo,
comprimendo e massaggiando a fondo la parte colpita dal crampo, in modo tale da
generare calore, che come abbiamo visto aiuta molto durante i crampi notturni.
Allungare il muscolo interno del polpaccio
Per
mettere in pratica questo esercizio sarà necessario mettersi in posizione
seduta, tenere dritta una gamba e piegare l’altra, quella colpita dal crampo,
fino a quando il ginocchio non riuscirà a toccare il petto. A quel punto
bisognerà afferrare la punta del piede e cercare di tirarla il più possibile
verso di sé. Anche in questo caso questo esercizio consentirà di allungare il
muscolo e di provare subito sollievo.
Fare stretching
Come
abbiamo visto, i crampi notturni vengono causati da una contrattura muscolare e
per questo motivo allungare e distendere il muscolo è fondamentale per farli
passare. Si possono svolgere degli esercizi di stretching, non soltanto come
quelli visti in precedenza volti più che altro a far passare un crampo già in
atto, ma soprattutto per evitare che i crampi notturni possano disturbare il
riposo ed il sonno. in questo caso, prima di andare al letto o anche al
mattino, si possono svolgere degli esercizi di stretching utilizzando il muro
come base d’appoggio.
In
questo caso bisognerà sdraiarsi su un fianco e rivolgersi verso il muro.
Bisognerà allungare la gamba in posizione perpendicolare rispetto al muro ed al resto
del corpo in modo da far si che la pianta del piede tocchi la parete. Perché
l’esercizio risulti efficace sarà necessario mantenere questa posizione per al
meno 10 o 20 secondi prima di riportare la gamba alla posizione iniziale.
Dopo aver terminato, sarà necessario ripetere lo stesso esercizio anche per
l’altra gamba, sdraiandosi sul lato opposto. In questo modo il muscolo
posteriore della coscia sarà allungato al massimo e più rilassato. Ovviamente,
si tratta di un esercizio che può essere utilizzato anche nel momento in cui
sopravvengono i crampi notturni. Specialmente se il proprio letto è appoggiato
al muro, questa tecnica può essere quella più efficace e veloce da mettere in
pratica. In questo caso, bisognerà mantenere la posizione dell’esercizio fino a
quando il dolore dovuto al crampo non è completamente svanito.
Allungare il tendine di Achille, che lega tallone e polpaccio
Spesso
è proprio questo tendine ad essere soggetto ai crampi notturni ed a provocare
dolore. Per riuscire a distenderlo bisognerà mettersi seduti, allungare una
gamba e piegare l’altra. A questo punto si dovrà portare il tallone della gamba
piegata quanto più possibile vicino ai glutei. Una volta arrivati in questa
posizione si dovrà mantenere il tallone a contatto con il pavimento sollevando
la punta del piede. Attraverso questo esercizio il tendine di Achille sarà
particolarmente interessato e, nel caso di crampi notturni, sarà possibile
distenderlo al massimo. Anche in questo caso, come negli esercizi precedenti,
bisognerà mantenere la posizione fino a quando il crampo non sarà completamente
passato, segno che il tendine si è rilassato ed allungato. Qualora l’esercizio
non dovesse fare effetto, sarà bene riprovare ancora una volta, per assicurarsi
di essere riusciti ad assumere la posizione giusta per interessare il tendine
di Achille.
Si
tratta di facili e semplici esercizi, che possono però essere estremamente
efficaci ed utili soprattutto quando si è in preda ad un crampo notturno.
Farmaci che possono causare i crampi notturni
Abbiamo
visto in precedenza, quali e quante possano essere le cause che portano ai
crampi notturni, ma bisogna fare particolare attenzione anche ad alcuni
farmaci, che possono causare questo fastidiosissimo disturbo. Spesso e
volentieri, infatti, farmaci insospettabili, che nulla hanno a che vedere con
le gambe o con i polpacci, possono essere la causa dei crampi notturni. Vediamo
nello specifico quali sono.
Diuretici ad azione rapida
I
diuretici ad azione rapida, spesso, possono essere una causa dei crampi
notturni. Infatti, i diuretici ad azione rapida hanno il compito di aiutare
l’organismo ad espellere l’eccesso di liquidi dal corpo, facendoli arrivare
ella vescica ed eliminandoli poi sotto forma di urina, spesso, però, proprio
questa azione drenante può provocare della disidratazione nell’organismo, se
non si reintegrano correttamente i sali minerali di cui necessita il corpo.
Come abbiamo visto, però, la disidratazione è una delle principali cause, che
portano all’insorgenza dei crampi notturni. Quindi, se si assumono dei
diuretici ad azione rapida e si inizia a soffrire di crampi notturni, sarà
meglio consultare il proprio medico per valutarne l’assunzione, scegliendo
magari delle terapie con diuretici ad azione lenta, oppure cercare un altro
rimedio per combattere i crampi notturni.
I diuretici tiazidici
Questo
tipo di diuretici, esattamente come quelli ad azione rapida, esauriscono gli elettroliti presenti
nell’organismo, portando quindi alla disidratazione e di
conseguenza anche ai crampi notturno. Solitamente questo tipo di diuretici
vengono utilizzato per combattere e controllare l’ipertensione e
l’insufficienza cardiaca. Il loro utilizzo, tuttavia, può essere applicato
anche a tante altre patologie. Inoltre, esiste un’altra famiglia di farmaci
utilizzati per l’ipertensione, detti betabloccanti, che possono causare i
crampi notturni anche se i medici non sono ancora riusciti a risalire alla
motivazione. Con tutta probabilità, però, i medici ritengono che l’azione di
costrizione delle arterie provocata dai betabloccanti possa essere la causa di
questo malessere.
Le statine e i fibrati
Le
statine ed i fibrati sono delle sostanze, che vengono comunemente utilizzate
nel trattamento del colesterolo
alto. Queste, però, possono interferire con la crescita
muscolare e, quindi, possono causare una diminuzione dell’energia disponibile
per i muscoli. Ecco, quindi, che possono causare crampi notturno. In questo
caso,qualora si notasse la comparsa dei crampi notturni in concomitanza con
l’assunzione di queste sostanze, sarà necessario e consigliabile contattare il
proprio medico per valutare la sostituzione delle statine e dei fibrati con
altre sostanze, come ad esempio la vitamina B12, la vitamina B6 e l’acido
folico.
Assunzione di farmaci ACE-inibitri
I
farmaci ACE-inibitori vengono utilizzati nel trattamento dell’ipertensione dal momento
che vanno ad inibire l’enzima di conversione dell’angiotensina, un ormone che
genera la costrizione delle arterie. Questi farmaci, però, possono causare uno
squilibrio elettrolitico del potassio all’interno del corpo, che sarebbe alla
base della comparsa dei crampi notturni.
Antipsicotici
Nel
trattamento di sindromi importanti a carico neurologico e mentale, come la schizofrenia, la sindrome bipolare o altre
condizioni psicotiche, i medici utilizzano dei farmaci
psicotici, che vanno ad agire sull’organismo e sul sistema nervoso centrale e
permettono di tenere sotto controllo la depressione, l’ansia e le
allucinazioni. Si tratta di patologie molto delicate ed importanti, che possono
generare disturbi non indifferenti all’organismo, abbassando sensibilmente la
qualità della vita di chi ne soffre. Fanno parte degli antipsicotici farmaci
come l’Abilify, la Torazina e il Risperdal, ma per quanto efficaci non sono
privi di effetti collaterali importanti per l’organismo. Infatti, questi
possono indurre in chi li assume affaticamento, debolezza, letargia ed in
alcuni casi anche diversi episodi di crampi notturni o di crampi diffuso
durante tutto l’arco della giornata. In questo caso, quindi, se assumendo questi
farmaci si dovesse notare una maggiore rigidità e contrazione della muscolatura
sarà estremamente importante contattare il proprio medico prima di sospendere
l’assunzione dei farmaci antipsicotici.
Si
tratta, infatti, di farmaci molto importanti, ma allo stesso tempo molto
pericolosi, la cui assunzione non può per questo motivo essere interrotta
bruscamente, ma dovrà essere
il medico a valutarne l’eventuale sospensione o a valutare
l’utilizzo di sostanze diverse nel trattamento della patologia di cui si soffre.
Sarà allo stesso modo il medico specialista a valutare come e se i crampi
notturni di cui si soffre siano una vera e propria conseguenza della terapia
psichiatrica, che si sta seguendo. Abbiamo, infatti, visto come possano essere
tantissime le cause che possono portare alla comparsa dei crampi notturni, per
cui bisogna valutare bene tutti i fattori prima di arrivare alla conclusione
che si tratti di un farmaco piuttosto che di un altro. A fare questa
valutazione, però, deve essere necessariamente il medico, per scongiurare
eventuali coincidenze o semplici episodi sporadici.
I
crampi notturni sono un malessere, che può diventare molto fastidioso per chi
ne soffre, ma allo stesso tempo è
importante non sottovalutare questi episodi, specialmente se la
loro comparsa diventa sempre più frequente, perché come abbiamo visto spesso la
comparsa dei crampi notturni può nascondere altre patologie. Nel momento in
cui, quindi, i crampi notturni diventassero sempre più frequenti non bisogna
perdere tempo e contattare quanto prima il proprio medico, per valutare il
proprio quadro clinico ed eventuali esami o terapie alle quali sottoporsi per
ulteriori indagini. Spesso può essere proprio un episodio di scarsa importanza,
come può sembrare un crampo notturno, a nascondere delle patologie molto serie,
che i non addetti ai lavori potrebbero non ricondurre direttamente ai crampi
notturno. Sottoporsi ai controlli ed essere scrupolosi è sicuramente la cosa
migliore da fare per evitare spiacevoli sorprese dovute alla disattenzione.
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