venerdì 9 dicembre 2016

Alimentazione per pressione bassa: quali cibi assumere e quali evitare


Alimentazione per pressione bassa: quali cibi assumere e quali evitare

Quando il corpo è in ipotensione, cioè a pressione bassa inferiore a 90/60 mm Hg, fa avvertire giramenti di testa, spossatezza, debolezza, fatica a concentrarsi, vista offuscata, stanchezza, sino allo svenimento; questa è una risposta del corpo per predisporsi a non utilizzare più energia del necessario.
L'alimentazione per la pressione bassa, quindi, prevede l'assunzione di quei cibi, come datteri, liquirizia, caffè o cacao, che grazie ai loro principi attivi riescono ad evitare un calo glicemico o a regolare la pressione arteriosa. Scopriamola meglio.
>  1. Che cos'è la pressione bassa o ipotensione
>  2. L'alimentazione per la pressione bassa
>  3. Sapevate che

Liquirizia contro la pressione bassa
Liquirizia contro la pressione bassa

Che cos'è la pressione bassa o ipotensione

Molte persone soffrono di pressione bassa, soprattutto nei periodi di caldo come l’estate dove il lume (sezione) delle arterie si allarga.
La pressione sanguigna infatti è la forza, la spinta, che viene esercitata dal sangue nelle arterie della circolazione sistemica. Questa pressione ha dei parametri di massima e di minima per far sì che tutto funzioni in modo corretto.
Quando il corpo è in ipotensione, cioè a pressione bassa inferiore a 90/60 mm Hg, fa avvertire giramenti di testa, spossatezza, debolezza, fatica a concentrarsi, vista offuscata, stanchezza, sino allo svenimento; questa è una risposta del corpo per predisporsi a non utilizzare più energia del necessario.
Nonostante i sintomi siano poco piacevoli non risulta una situazione clinica di rischio, anzi è una “intelligenza corporea” di sicurezza per risparmiare energie nei momenti critici.

Alimentazione per la pressione bassa

In caso di caldo, visto la sudorazione copiosa con perdita di liquidi e sali minerali e allargamento del lume delle arterie sarà indicato:
•    bere molta acqua
•    tenere alta la quantità di sali minerali nella dieta
•    stare al fresco e lavarsi con acqua fredda per un effetto di vasocostrizione
Oltre al caldo la pressione bassa può essere data da un calo glicemico, cioè ad un abbassamento degli zuccheri nel sangue.
Quindi è consigliato portare una bustina di zucchero di canna in borsa da prendere sciolta in acqua nel momento critico. Meglio ancora se assunta sotto la lingua per una più rapida assimilazione.
Lo zucchero di canna o integrale è migliore di quello bianco perché contiene ancora parte dei sali minerali dell’estratto della pianta mentre lo zucchero bianco ha solo sapore dolce e non contiene altri elementi utili.
Ottimo anche l’ausilio del miele soprattutto se artigianale rispetto a quello industriale, sempre per una maggior ricchezza di sostanze e principi attivi. Sono consigliati anche frutti zuccherini come datteri e uvetta secca.
Ci sono molti prodotti che la natura ci dona per aiutarci a mantenere la pressione corretta.
Prima tra tutti la liquirizia è una pianta che aiuta a modulare la pressione arteriosa; è possibile utilizzarla in caramelle e in bastoncini di radice da masticare direttamente anche se la forma più corretta ed efficace è il succo puro di liquirizia. Questo rimedio è utile ma non bisogna abusarne, infatti il dosaggio di glicirrizina, il suo principi attivo più importante, è di massimo 0,5 grammo al giorno.
Altri alimenti che aiutano con i loro principi attivi sono il caffè, il thè e il cacao che favoriscono il rialzo della pressione. Sconsigliati invece alcolici e vino sempre perché favoriscono la dilatazione dei vasi sanguigni.
Per aumentare l’integrazione di sali minerali, soprattutto magnesio e potassio, possiamo prestare più attenzione ad alcuni alimenti. Per il potassio abbiamo: albicocche soprattutto secche, cacao fondente, fagioli bianchi, patate, spinaci, zucche e zucchine, banane, uva essiccata e mandorle.
Per il magnesio abbiamo: verdure a foglia verde, cioccolato amaro, mandorle, pistacchi, frutta oleosa in generale, riso integrale e crusca.

Le proprietà e i valori nutrizionali delle zucchine, utili contro la pressione bassa

Zucchine contro la pressione bassa

Sono ottime e utili le bevande con tamarindo e karkadè (i fiori di ibisco).
L’ultimo consiglio per una corretta alimentazione in caso di pressione bassa è di fare pasti leggeri e magari più spesso, prediligendo la scelta di frutta e verdura a foglia verde.
I piatti in compenso possono essere saporiti e ben speziati con erbe e piante aromatiche. Primo fra tutti il rosmarino: l’uso di questa pianta regina del clima mediterraneo è sia come aroma per insaporire i piatti che come uso preventivo-curativo nel campo erboristico.
Un infuso fatto con le foglie di rosmarino tenendo il coperchio ben chiuso della tisaniera permette di evitare l’evaporazione dei preziosi oli essenziali. Si possono bere sino a 3 tazze al dì. Possiamo utilizzare il rosmarino anche in forma di macerato glicerico prendendo 20 gocce tre volte al giorno.

Sapevate che

In campo erboristico altre piante possono venirci in aiuto nel caso di ipotensione.
Le piante adattogene come l’eleuterococco, la rodiola rosea, il ginseng e il guaranà. Ci sono varie vie d'assunzione: basta andare in una buona erboristeria e farsi consigliare da un erborista qualificato.
Ad esempio per l’eleuterococco si può assumere in tintura madre 50 gocce al mattino a digiuno per massimo tre mesi. Non prendere questi prodotti prima di andare a dormire per rischio insonnia.
Inoltre anche dal mondo delle api possiamo utilizzare la pappa reale e il polline indicati come integratori naturali che rimineralizzano il corpo e fortificano le difese immunitarie. Inoltre favoriscono l’appetito e “ricaricano” il soggetto che in caso di pressione bassa ha bisogno di tirarsi su e ripartire alla grande.

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sabato 3 dicembre 2016

NEOCARVI




 NEOCARVI

Proprietà del carvi

Fonte e link: http://www.cure-naturali.it/carvi/4383
Ricco di proteine e minerali, il carvi ha numerose proprietà terapeutiche tra cui quelle digestive, diuretiche e regolatrici dell’intestino. I semi sono anche espettoranti e antisettici e possono essere consumati semplicemente masticandoli dopo il pasto o sotto forma di decotto o tisana. Il carvi, inoltre, stimola l’appetito e aiuta le donne in allattamento nella produzione del latte.
Molte aziende farmaceutiche lo usano all’interno dei medicinali antidiarroici grazie alla capacità disinfettante che ha nei confronti delle pareti intestinali. Grazie alle proprietà antispastiche, è adatto anche per essere usato contro le coliche dei lattanti.
Il suo apporto proteico rende il carvi perfetto per essere usato anche dalle donne con flusso mestruale scarso. La parte di pianta contenente i principi attivi, è il frutto, che ha un sapore pungente. È una pianta ricca di diversi oli essenziali; i principali sono il limonene e il carvone, contenuti in percentuali variabili dal 3 al 7%, secondo la provenienza.
Il tempo balsamico di raccolta, quando maggiore è la concentrazione dei principi attivi, è il momento in cui i frutti non sono ancora del tutto maturi.

Modalità d’uso
Le parti usate del Carvi sono i semi (frutti o mertacarpi) che si usano come aromatizzanti, aperitivi, digestivi, antispasmodici, antisettici.
Nell'industria cosmetica si utilizza generalmente l'essenza di Carvi per la sua fragranza.
In campo erboristico, può essere utilizzato sotto forma di tisana, oppure come ingrediente di preparati pronti all'uso in polvere, compresse o gocce.
In cucina viene usato come condimento e spezia. Le radici della pianta sono commestibili e possono essere consumate bollite come le carote. 

Controindicazioni del carvi
Il carvi dev'essere assolutamente vietato in caso di gravi epatopatie (olio essenziale) oppure di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
L'olio essenziale di carvi può causare cefalee e vertigini. In alcuni pazienti può insorgere allergia, in genere con sintomi buccali quali infiammazioni alla lingua e alle gengive con prurito e bruciori.
Non utilizzare in gravidanza.
Descrizione della pianta
Il Carvi, nome scientifico Carum carvi, è una pianta della famiglia delle Apiacee.
Simile alla pianta della carota selvatica, il Carvi è una pianta biennale con fusto eretto che può raggiungere l’altezza di 60 cm.
Le foglie sono simili a lunghe piume, i fiori sono bianchi o rosa e riuniti in infiorescenze ad ombrella, mentre i frutti sono piccoli, rigati e oblunghi e vengono chiamati, in maniera impropria, semi.
La pianta fiorisce tra maggio e settembre, i frutti invece raggiungono la maturazione tra luglio e agosto. 
Le radici del carvi, inoltre possono essere mangiate previa cottura in acqua bollente.

Habitat del carvi
Originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale è diffusa anche nel nord Africa. Cresce tra 800 e 2200 metri con clima caldo, soleggiato, su terreni ben drenati.
Il carvi cresce spontaneo in luoghi umidi ed erbosi, tipici delle zone subalpine e dell'Appennino settentrionale. È possibile trovarlo sia sulle colline che a grandi altitudini (fino a 2300 metri) ma necessità di ua buona esposizione al sole.  

Cenni storici
Il Carvi era conosciuto anche nell'antichità, infatti, il medico greco Dioscoride ne decantava già allora le proprietà digestive.
La “harira”, caratteristica zuppa di verdure e legumi del Marocco, viene preparata tradizionalmente durante il Ramadam e nelle feste nuziali, e il suo aroma viene esaltato dal carvi, in arabo karwîyâ. 




IL NOSTRO COMMENTO: Io l'ho preso in capsule:  1 capsula prima di pranzo e prima di cena. Può essere assunto anche dopo i pasti.Vi posso assicurare che risponde bene. Favorisce la motilità gastro instestinale. Tampona l'acidità ed è contro il meteorismo. E' buono e non fa male!
Per comprarlo si chiama: NeoCarvi. Ciao a tutti!