Vaccini
obbligatori
Vaccini
obbligatori e iscrizione a scuola, restano ancora molti dubbi su chi e cosa
fare per genitori, segreterie scolastiche e Asl, a poche settimane dall’inizio
del nuovo anno scolastico.
Meno di un
mese fa è stato approvato e pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto
Lorenzin che impone l’obbligo vaccinale dei minori da 0 a 16 anni per poter
procedere con l’iscrizione agli istituti scolastici pubblici e privati. Dieci
giorni fa il Ministero della Salute ha pubblicato due circolari:
- la Circolare 16 agosto fornisce informazioni sugli obblighi in capo ai genitori, ai dirigenti scolastici, alle Asl e alle Regioni,
- la Circolare 14 agosto contiene indicazioni operative sulle 4 vaccinazioni raccomandate.
Ricordiamo
che i genitori hanno tempo fino al 10 marzo per mettersi a pari
con l’obbligo vaccinale, ma chi non riuscisse per motivi di
disorganizzazione dei servizi, non rischia di perdere il posto a scuola, ma
deve comunque rispettare l’obbligo.
Dati esatti
ancora non ce ne sono ma sembra che siano 600 mila i minori non vaccinati
anche solo parzialmente, ma si dovrà attendere fino al 31 agosto prossimo
per avere i numeri dal Ministero della Salute.
Secondo le
recenti Circolari del Ministero l’obbligo vaccinale è indispensabile per
l’iscrizione dei bambini alle scuole dell’infanzia ma non per quelle dei cicli
successivi.
Visto che il
nuovo anno scolastico è alle porte il Ministero prevede per il primo anno una
fase “sperimentale” con la possibilità per i genitori di effettuare
l’autocertificazione delle vaccinazioni avvenute entro il 10 settembre da
presentare alle segreterie scolastiche. Le Asl in questi giorni spediranno
alle famiglie le comunicazioni e a quelle che ancora non sono in pari con le
vaccinazioni invieranno un modello da compilare e firmare nel quale i
genitori dichiareranno il proprio impegno a completare il ciclo delle
vaccinazioni previste.
La mole di
lavoro maggiore spetta alle Asl e saranno facilitate quelle che possiedono già
un’anagrafe vaccinale centralizzata. L’intento e quello di mettere a regime un
meccanismo di comunicazione tra segreterie scolastiche e Asl in modo da evitare
di impegnare le famiglie in iter burocratici.
Tra le
polemiche delle ultime settimane contro il decreto c’e anche quella legate all’obbligo
vaccinale di docenti e operatori sanitari e scolastici, non previsto nel
provvedimento del ministro Lorenzin. Nella recente Circolare si parla però di
un’autocertificazione da presentare entro 3 mesi dall’entrata in vigore del
provvedimento.
L’Anci ha
prodotto uno schema di protocollo che impegna ministeri della Salute e
dell’Istruzione, conferenza delle Regioni e associazione dei Comuni a una
collaborazione efficace per la produzione dei certificati necessari per
iscrivere i bambini a scuola. “Il nostro protocollo – segnala Decaro – affida a
uno scambio di informazioni tra pubbliche amministrazioni, cioè Asl e scuole,
la verifica dell’avvenuta vaccinazione. Se poi alcune Asl non sono ancora in
grado di garantire questo scambio per via digitale, si può ovviare utilizzando
il supporto cartaceo. Quello che non si può tollerare è che le inerzie di
uffici pubblici, chiamati da tempo a condividere le informazioni, si
traducano in code e disagi per i cittadini”.
Il
protocollo, predisposto da Anci e ora all’attenzione degli altri enti che
dovranno firmarlo, mira a semplificare gli adempimenti a carico dei genitori
e del personale scolastico, altrimenti chiamato a sostituirsi in una
verifica, quella dei certificati, per la quale non ha competenza. Attraverso
uno scambio diretto di documentazione fra le istituzioni scolastiche e le Asl,
comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie. Una procedura
peraltro prevista dalla legge, ma solo a partire dal 2019.
Dopo l’approvazione in Parlamento e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
prima della pausa estiva del Decreto Vaccini,
arrivano ora due Circolari del Ministero della Salute con le indicazioni
operative per le scuole, le Asl e le famiglie in merito ai nuovi obblighi
vaccinali.
La Circolare 16 agosto 2017 fornisce indicazioni sui vaccini
obbligatori e raccomandati per i minori da 0 a 16 anni con una tabella di
sintesi in relazione all’anno di nascita del minore e spiega l’iter di
procedimento del mancato adempimento dell’ obbligo vaccinale. L’Asl
territoriale ha un ruolo centrale poichè si occupa di verificare e controllare
che il calendario dei vaccini venga rispettato, invia le comunicazioni e i
richiami alle famiglie e commina la sanzione amministrativa, da 100 a 500 euro,
ai genitori che decidono di non adempiere all’obbligo.
“La sanzione estingue l’obbligo della vaccinazione – si
legge nella Circolare del Ministero -, ma non permette comunque la
frequenza, da parte del minore, dei servizi educativi dell’infanzia, sia
pubblici sia privati, non solo per l’anno di accertamento
dell’inadempimento, ma anche per quelli successivi, salvo che il
genitore non provveda all’adempimento dell’obbligo vaccinale”.
Nella stessa Circolare il Ministero ricorda l’obbligo di presentare la
documentazione relativa ai vaccini effettuati per poter iscrivere i minori a
scuola, per l’anno scolastico 2017-2018 la data utima per presentarla è il 10
settembre per le scuole dell’infanzia pubbliche e private e il 31 ottobre per
il sistema naionale di istruzione.
Negli stessi giorni il Ministero della Salute ha emanato la Circolare
14 agosto 2017 che contiene indicazioni operative sulle 4 vaccinazioni
raccomandate per i minori da zero e 16 anni: anti-meningococcica B,
anti-meningococcica C, anti-pneumococcica, anti-rotavirus.
Non è al momento ipotizzabile una correlazione tra vaccinazione e
malattia. Così la Corte di Cassazione ha dichiarato, con un’ordinanza
pubblicata ieri, confermando quanto deciso dalla Corte d’Appello di
Salerno e rigettando il ricorso di un padre che chiedeva un indennizzo
per l’autismo del figlio, sviluppato a suo dire a seguito della vaccinazione
antipolio.
Secondo i giudici della Suprema Corte va escluso in
generale qualsiasi nesso tra l’uso dei vaccini e una particolare
malattia, come concluso dalla consulenza tecnica incaricata
dai giudici stessi: lo stato attuale della ricerca scientifica e medica
non consente di ipotizzare alcuna correlazione concreta tra i vaccini e lo
sviluppo di patologie.
La decisione ovviamente farà discutere, sull’onda delle polemiche legate al Decreto
Vaccini. Il provvedimento è stato liberato dal Senato pochi
giorni fa ed è approdato alla Commissione Affari Sociali della Camera.
La Commissione ha concluso l’esame degli oltre 200 emendamenti presentati,
respingendo tutte le proposte di modifica. Previsto già oggi l’approdo in aula
del provvedimento, sul quale è molto probabile il ricorso alla fiducia per
l’approvazione (la scadenza è il 6 agosto). Venerdì mattina si svolgeranno
probabilmente le votazioni finali.
IL NOSTRO COMMENTO: che non ci sia correlazione tra vaccini
e autismo è tutto da dimostrare scientificamente da medici e ricercatori
nonostante l'ordinanza della Cassazione.
Alcuni ricercatori, ad esempio Montanari, non lo escludono. Andiamoci piano......