venerdì 19 agosto 2016

Allergie e intolleranze alimentari: differenze, sintomi e i test per individuarle

 Fonte e link: https://www.dietagenetica.it/allergie-intolleranze-alimentari-differenze-sintomi-test-per-individuarle


Allergie e intolleranze alimentari? La maggior parte delle persone non presenta problemi con la varietà di cibi a disposizione. Una piccola percentuale, però, può avere una reazione negativa legata all’assunzione di determinati alimenti o componenti. Queste reazioni negative agli alimenti possono essere causate da allergia o intolleranza alimentare, che NON sono la stessa cosa. Qual è la differenza tra allergie e intolleranze alimentari? L’allergia è una risposta eccessiva da parte del sistema immunitario verso agenti estranei che, percepiti come minaccia (allergeni), sono attaccati dalle difese immunitarie; il nostro organismo reagisce producendo anticorpi (immunoglobuline E – IgE) che, a contatto con l’allergene, scatenano una reazione che determina il rilascio di istamina, un mediatore dell’infiammazione che provoca la reazione allergica. L’intolleranza non coinvolge il sistema immunitario; si manifesta quando il corpo non riesce a digerire alcune sostanze. Se gli individui allergici devono eliminare del tutto il cibo che scatena la reazione, gli intolleranti possono assumere piccole quantità dell’alimento incriminato senza sviluppare sintomi (fanno eccezione gli individui sensibili al glutine e al solfito). Intolleranza al lattosio: forse non tutti sanno che… in Italia, il 60% della popolazione è intollerante al lattosio. 3 persone su 4 non sospetta minimamente di esserlo e continua ad assumerne sottovalutando la propria intolleranza. Scoprire di essere intollerante è importante. Le conseguenze sono disturbi di natura diversa, spesso attribuiti ad altre cause, e vanno dai problemi intestinali e digestivi fino a insonnia, irritazioni cutanee e capogiri, anche sintomi difficilmente riconducibili ad un’intolleranza come gonfiore, pesantezza, ritenzione idrica. Di seguito un breve video con l’intervista a Francesco Menegoni del team g&life, che spiega l’intolleranza al lattosio, tratto dalla trasmissione “L’Universo è…” andata in onda su TV Koper Capodistria: Intolleranza al lattosio: niente allarmismi Scoprire di essere intolleranti al lattosio non porta necessariamente grossi cambiamenti nelle abitudini; per migliorare il tuo benessere G&life Science ha deciso di offrire, accanto a una dieta tarata sulle tue caratteristiche genetiche, un test per l’intolleranza al lattosio che permetta a tutti di stare in forma e, in particolare, rendere ancora più efficace il dimagrimento. Allergie e intolleranze alimentari: facciamo chiarezza • l’incidenza delle allergie alimentari nella popolazione è bassa. L’incidenza di allergie nella popolazione italiana è in aumento, ma coinvolge 1-2% sul totale degli adulti, è decisamente inferiore alla percezione comunemente diffusa. Il dato sale nei bambini (3-7%), ma, nella maggior parte dei casi, l’allergia viene superata nell’età scolare; • essere intolleranti al latte è normale; il latte è sempre stato il principale alimento dei primi anni di vita, poi sostituito in parte da altri nutrienti. Nel 75% della popolazione mondiale l’intolleranza si instaura dopo 4-8 anni dalla nascita. Il motivo? Il nostro organismo perde la capacità di digerire il latte; • il metodo più veloce, semplice e sicuro, per scoprire la propria intolleranza al lattosio è farsi consigliare la strategia più adatta da attuare, in relazione alla propria condizione fisica, basta un campione di saliva e il test genetico sul gene lattasi. Allergie e intolleranze alimentari: la dieta corretta La terapia consigliata in presenza di allergie e intolleranze alimentari è evitare (allergia) o ridurre (intolleranza) l’ingestione del cibo sospetto. Il supporto di un nutrizionista è fondamentale per suggerirti gli alimenti sostitutivi. La soluzione è una dieta che tenga conto del tuo stato di salute attuale, delle specificità individuali (la diversa tendenza al consumo di calorie, la predisposizione all’aumento di peso e di colesterolo nel sangue) e delle eventuali allergie e intolleranze, come quella al lattosio che può essere rilevata attraverso il test di DNASlim. Sono un soggetto allergico, posso seguire la dieta genetica? Soffro di intolleranza alimentare, DNASlim ne tiene conto? Sì, puoi contare su di noi. La dieta genetica è tarata sulle tue caratteristiche e sullo stato di salute: il dato relativo all’analisi dei geni, che influenzano il metabolismo di grassi e zuccheri, è solo uno dei parametri fondamentali; va incrociato con tutte le altre informazioni che ti caratterizzano per stilare la dieta più adatta alle esigenze individuali. Una dieta personalizzata alla genetica è consigliata a chi deve seguire un’alimentazione controllata, come soggetti allergici o intolleranti (per esempio, per lattosio e celiachia), perché consente il giusto apporto di nutrienti per migliorare la forma fisica e garantire un perfetto stato di salute. Test: allergia o intolleranza? Per diagnosticare una intolleranza o allergia alimentare, è indispensabile rivolgersi a un medico che, dopo un esame fisico completo e dopo un’anamnesi del paziente e della sua famiglia, sarà in grado di individuare segnali oggettivi e di escludere cause più gravi di malessere. I test per la diagnosi delle allergie e intolleranze alimentari sono i classici test allergologici: si fanno per lo più per escludere una allergia, che a differenza dell’intolleranza stimola una risposta immunitaria a un cibo: • diete a esclusione (eliminazione parziale o completa dell’alimento incriminato); • test cutanei (introduzione sottocutanea di estratti di alimento per verificare reazione); • test RAST (radioallergoassorbimento): si mescolano in una provetta campioni di sangue del paziente con estratti di alimenti per valutare la risposta del sistema immunitario; • test in doppio cieco con controllo di placebo (DBPCH): l’allergene sospetto è inserito in una capsula o nascosto in un alimento somministrato al paziente. Attenzione: spesso vengono proposti molti altri metodi per individuare allergie e intolleranze alimentari che tuttavia non sono in grado di accertare adeguatamente né un’allergia né un’intolleranza. Più specifici sono alcuni esami indicati dal medico, tra questi, in particolare, il test per l’intolleranza al lattosio, di cui soffre il 60% della popolazione italiana: i test sono due, il cosiddetto “test del respiro” o breath test, e il test del DNA da un campione di saliva. Per l’intolleranza al glutine, invece, è consigliato seguire il protocollo di anamnesi AiC, Associazione Italiana Celiachia. Per oltre il 95% delle persone, l’intolleranza al lattosio ha una causa genetica: la presenza di una particolare variazione nel gene della lattasi determina una scarsa produzione di lattasi da parte delle cellule del nostro intestino. Il servizio DNASlim pancia e fianchi è in grado di identificare questa variazione: • dando informazioni sulla predisposizione del soggetto all’intolleranza al lattosio; • fornendo una dieta che permette di tenerne conto; • consigliando i cibi giusti per affrontare l’intolleranza.

Leggi anche:



5 formaggi senza lattosio
Anche se soffri di intolleranza al lattosio puoi comunque consumare alcuni formaggi. Ecco qualche esempio e qualche ricetta davvero sfiziosa
di Valentina Vanzini
20 maggio 2014

Fonte e link: http://www.unadonna.it/benessere/5-formaggi-senza-lattosio/108378/
Lintolleranza al lattosio è una patologia molto comune che riguarda l’incapacità di alcuni soggetti di digerire il lattosio, ossia lo zucchero principale contenuto nel latte. Questa è determinata da una mancanza di lattasi, un enzima che lavora il lattosio trasformandolo in zuccheri semplici per farli assorbire dal tratto gastrointestinale.
I sintomi di questo disturbo sono molto facili da riconoscere, solitamente basta consumare solo qualche alimento derivato dal latte per essere vittime di fastidiosi problemi di digestione, gonfiore addominale, meteorismo e fortissimi dolori di stomaco. Molti però non sanno che anche le persone che soffrono di intolleranza al lattosio possono consumare alcuni formaggi.
Senza lattosio
Chi soffre di tale intolleranza dunque non deve necessariamente eliminare qualsiasi prodotto caseario dalla sua tavola, perché rischierebbe di sviluppare dei problemi dovuti alla carenza del calcio nella dieta quotidiana. Basta scegliere meglio i formaggi da consumare e mangiarli nelle dosi indicate. Abbiamo già parlato del gorgonzola, vediamone altre:
  • Parmigiano: i formaggi stagionati a lungo, al contrario di quelli a pasta molle, presentano un basso contenuto di lattosio pari quasi a zero. Questa tipologia di formaggi fornisce più di 1300 mg di calcio ogni 100 grammi, dunque un consumo regolare può aiutare a supplire la carenza di latte dovuta alla mancata assunzione dei latticini. Oltre al parmigiano reggiano puoi consumare anche il grana padano. Prova allora gli sformatini vegetariani di parmigiano reggiano.

  • Pecorino: lo stesso discorso vale per il pecorino, che fornisce una buona quantità di calcio e può essere consumato tranquillamente. In generale, anche chi soffre di una forma grave di intolleranza, può assaporare senza problemi qualsiasi tipologia di formaggio con una stagionatura di oltre 36 mesi. A questo punto concediti un classico ovvero gli spaghetti cacio e pepe.
  • Provolone: anche questo formaggio ha subito una lunga stagionatura quindi presenta un quantitativo nullo di lattosio, dovuto al processo di lavorazione e puoi mangiarlo tranquillamente senza problemi.

  • Feta: è leggera, fresca e gustosa, ma soprattutto contiene pochissimo lattosio. Mangiala nelle insalate (come l’insalata greca o l‘insalata di quinoa con verdure e feta) o a tocchetti nella pasta per assumere il giusto quantitativo di calcio necessario per il benessere delle ossa e dei muscoli.

  • Tofu: si tratta di un formaggio preparato con la cagliatura del latte di soia (e non dal latte) per questo è adatto anche a chi presenta un’intolleranza al lattosio. La realizzazione è molto simile a quella degli altri prodotti caseari, il sapore è un po’ particolare, ma piacevole. Con la nostra ricetta potete fare il tofu in casa, scoprite come!

 

Nessun commento:

Posta un commento