venerdì 21 ottobre 2016

Intestino irritato Sintomi, cosa mangiare e cosa fare




Intestino irritato Sintomi, cosa mangiare e cosa fare

30 luglio 2014

Fonte e link: http://www.colitesintomi.it/intestino-irritato-sintomi-e-trattamento/

Si parla di intestino irritato o di vera e propria sindrome SII quando è in atto un disturbo gastrointestinale in cui si avvertono contemporaneamente dolori addominali, ma anche squilibri a livello di evacuazione. Di solito questi problemi intestinali derivano dal mal funzionamento della sezione finale del canale alimentare, sulle cui origini però vi è ancora poca chiarezza scientifica.
Trattasi di un male estremamente diffuso negli Stati Uniti d’America e in Europa. Sembra che l’intestino irritato sia la causa del 30% di tutti i ricoveri segnalati nel reparto di gastroenterologia negli ospedali di USA e EU. Sono le donne i soggetti colpiti con frequenza più alta da questo disturbo, soprattutto se hanno superato i 30 anni di età. Si stima che una percentuale di donne compresa tra il 9 e il 22% accusi i sintomi tipici dell’intestino irritabile.
Accade così che i dolori legati a questo disturbo diventano ancor più infausti per il gentil sesso poco prima del ciclo. La vicinanza delle ovaie e dell’apparato urogenitale con il colon fa percepire ancor più dolorosi i gonfiori di stomaco e gli spasmi addominali.
Sono tantissimi i forum che parlano di colite e di problematiche legate a pareti intestinali infiammate, proprio perchè è grande la diffusione di questi disturbi tra la popolazione. Forum come coliteaddio.it, www.sindromecolonirritabile.org, www.crohnclub.it e forum.riza.it rappresentano veri e propri agorà di discussione e di confronto in cui moltissimi malati di intestino irritato si confrontano e consigliano su vari temi. In questi siti informativi è facile trovare notizie interessanti, approfondimenti provenienti da altri forum di colite presenti in Germania o Spagna, ma anche testimonianze dirette su come guarire in caso di colon irritato.
Intestino Irritato sintomi:
Tra i sentori principali che possono indicare un’infiammazione all’intestino ci sono i classici disturbi addominali e variazioni della frequenza di andare in bagno. La diarrea o al contrario la stitichezza rappresentano due facce della stessa medaglia: intestino irritato. Sono molti i pazienti che lamentano malessere sul lato sinistro dell’addome che rientra solamente quando si ha la possibilità di espellere gas dal retto. Il meteorismo infatti rientra tra i sintomi, ma anche tra le conseguenze più dirette di qualcosa che non va tanto bene per il colon.
Altre avvisaglie che possono indicare l’arrivo del temutissimo colon irritato sono:
  • digestione lenta
  • dolore anale
  • costante sensazione di dover andare in bagno (conosciuta dal punto di vista medico come tenesmo rettale)
  • impellenza di espellere le feci ad ogni costo
  • irritazione delle pareti intestinali
  • acidità di stomaco
La qualità della vita di chi ha problematiche intestinali è gravemente penalizzata, a causa di frequenti giramenti di testa che accompagnano l’irritazione del colon. Mal di testa talmente intensi da rendere difficile lo svolgere basico delle operazioni quotidiane, sfociando spesso in emicranie, di durata mutabile e pertanto più difficili da gestire. Sintomi come giramenti di testa e stanchezza cronica e tachicardia non sono tra i più diffusi, ma risultano difficili da diagnosticare con celerità e ritardano i tempi di cura e quindi guarigione.
Altra caratteristica secondaria è la presenza di una patina velata sulla parte posteriore della lingua. Capita così di guardarsi allo specchio e di notare la presenza della cosiddetta “lingua bianca”. Situazione molto spiacevole che se accompagnata da altri sintomi portatori di ulteriori dolori può rendere la qualità della vita di un malato di intestino irritato ancora più stressata e difficile. Inoltre quando il paziente accusa la lingua bianca generalmente lamenta anche alito cattivo. E’ spesso l’abuso di birra, ma soprattutto di alcolici più pesanti, la causa determinante di questo segnale visivo. L’irritazione delle pareti intestinali può dipendere da un cattivo funzionamento dei linfonodi, segno di un sistema immunitario colpito da qualche virus. E’ in questo modo che si avverte la presenza di muco nelle feci. Gli organi linfoidi favoriscono le interazioni dei linfociti e di altre cellule impegnate nella difesa dell’organismo da batteri e virus che ne possono compromettere lo stato di salute. Pertanto la lingua bianca quando si soffre di colon irritato può essere la conseguenza diretta della forma precaria dei linfonodi nel corpo.
Qualora questi sintomi di intestino irritato dovessero perdurare oltre 2-3 mesi, allora si consiglia di considerare la possibilità che si tratti della sindrome del colon irritabile.
Episodi sporadici, caratterizzati dalla presenza incostante di questa sintomatologia non devono allarmare, ma non devono neanche essere lasciati in sordina. Segnali secondari che accompagnano però il bruciore dell’intestino e che aiutano a capire meglio se si tratti o meno di questo disturbo può essere la debolezza che investe l’organismo (sintomo di un sistema immunitario debilitato), l’ansia e la depressione.
Troppe volte capita che un paziente, intimorito da sintomi che traduce come tristezza e apatia, assuma psicofarmaci di potenza elevata e dagli effetti imprecisabili, senza capire che si tratti di un male che investe l’intestino e il retto e non certo la sfera emotiva. Le ripercussioni psicologiche possono incidere a livello intestinale, ma vanno curate in maniera naturale e non certo utilizzando
farmaci dagli effetti collaterali importanti e sui cui studi medici non è stata fatta ancora troppa chiarezza.
 La tachicardia pià essere uno di quei sintomi indiretti di stress o altre emozioni che hanno intaccato l’organismo sul piano psicologico.
Quando si parla invece di segnali continui, di intensità variabile, si parla invece di sintomi cronici. I dolori ad essi legati mutano in funzione della gravità del problema addominale riscontrato. Spesso invece si verificano casi di pazienti che si sottopongono a cure sbagliate. Trattasi di persone convinte di avere i sintomi dell’intestino irritato, ma che in vece, a seguito di un’attenta diagnosi clinica, scoprono di avere diverticoli o polipi alla vescica. Praticamente nulla o poco a che vedere con i metodi di cura della sindrome del colon irritabile.
Bisognerà invece preoccuparsi seriamente quando il referto medico sentenzierà con certezza: k58.9.
Che detto in termini meno tecnici vuol dire: sindrome dell’intestino irritabile.
Il k58.9 è un codice utilizzato nella diagnosi medica per indicare appunto l’irritazione del colon-retto, ma senza episodi di diarrea. Violente manifestazioni di dissenteria, tipiche di forme colitiche associate ad ulcere rettali o emorragie, sono invece quasi assenti nella sindrome da intestino irritato contraddistinta come k58.9.
Intestino irritato cosa mangiare
Abbiamo già parlato della difficoltà nel determinare le cause del trauma, ora è giunto il momento di spiegare quale possa essere la corretta alimentazione che possa aiutare il colon e lo stomaco a guarire da questa irritazione. Anche in questo caso però deluderemo di sicuro tutti coloro i quali cercano una dieta specifica che rappresenti la soluzione migliore per il colon irritabile. Questo problema gastrointestinale infatti varia da persona a persona, rendendo necessario un programma intensivo personalizzato che ne diversifichi gli alimenti e le indicazioni da seguire, a seconda delle caratteristiche fisiche e degli excursus clinici del soggetto.
Non è facile quindi stabilire cosa mangiare con intestino irritato o cosa non mangiare, ma certamente potremmo sbilanciarci nella stesura di un prospetto indicativo che possa aiutare i pazienti di SII a lenire i dolori allo stomaco e i relativi bruciori.
Trovare i migliori cibi per la tua colite e risolvere i fastidiosi problemi di stomaco, attraverso una dieta perfetta è possibile, ma occorre escludere tutte le altre cause esterne.
 In questa ottica è fondamentale assicurarsi una condizione di rilassatezza totale, in cui il soggetto si liberi totalmente dall’ansia o dallo stress generato dal lavoro o dai legami personali.
Tipicamente femminile è infatti l’aggravarsi di una condizione di intestino irritato a seguito della fine di una relazione amorosa. La compensazione con alcool o cibi calorici come cioccolata e dolci in generale, non aiuterà certo a migliorare la salute intestinale. Per questo bisognerà prima ritrovare lo smalto psicologico giusto per affrontare la sfida alimentare con il CI.
Inutile piangere insuccessi e incolpare un dato cibo, quando non siamo riusciti ancora a scaricare tutto lo stress e l’ansia che abbiamo accumulato.

Lo sport in questo senso è un toccasana per i malati, perchè migliora l’afflusso di globuli rossi e rilassa l’apparato respiratorio, generando benefici a tutto il corpo.
Praticare corsa o anche semplici passeggiate al parco aiutano a svagare la mente e a tonificare l’organismo. Anche solo 30 minuti al giorno di passeggiata possono aiutare a sollevare il livello psicologico di una persona.
Alcuni consigli di massima potranno quindi indicarvi quando avete l’intestino irritato cosa mangiare e cosa evitare di assumere.

Per prima cosa: non esagerare. Inutile ingurgitare troppo cibo. La nutrizione è un momento importantissimo per il genere umano, non renderlo un momento di esagerazioni e spreco. Mangiare velocemente è sbagliato. I nostri colleghi orientali ci insegnano che masticare con lentezza, colpendo il bolo alimentare almeno 30 volte prima di deglutire è una buona norma per mantenere un colon in salute.

Altro piccolo segreto di una dieta pro intestino sano è quello di preferire 5 piccoli pasti nella giornata, anziché 3 pasti ma abbondanti.
Questo è un punto anche più importante del capire con che cosa è possibile alimentarsi quando si hanno problemi di colon-retto o colite, perchè favorisce la digestione e aiuta l’organismo ad assimilare meglio i piatti appena ingeriti.
 L’intestino irritato è frutto anche di pratiche alimentari sbagliate e non solo di cibi dannosi per lo stomaco.
Mangiare con meno fretta evita la produzione di gas intestinali e migliora la condizione di flatulenza tipica di chi patisce a causa dell’
intestino irritabile.
Se poi cercate proprio un elenco dei cibi da mangiare e quelli assolutamente sconsigliati seguite questo prospetto. I benefici legati ad un’alimentazione corretta e sana saranno immediati, salvo poi seguire una cura specifica o programma intensivo personalizzato, a seconda dei sintomi che continuano a fare capolino nella vostra vita.
  • escludere gli insaccati
  • evitare le fritture
  • gli zuccheri estremamente raffinati
  • bevande o cibi eccitanti come cioccolata, caffè o alcolici
  • peperoncino e paprika
  • cavoli e legumi, ma anche cipolla
  • non mangiare frutta secca
Più che di cibi da mangiare si dovrebbe parlare di tipologia di cottura consigliata. In questo senso risulta molto utile per l’intestino puntare su cibi cucinati al forno o al vapore (soprattutto nel caso di verdure o pesce), ed evitare di contro quegli alimenti eccessivamente conditi con olio, anche se di tipo extra vergine.
Un filo d’olio su un piatto di spinaci al vapore con contorno di platessa, che accompagnano un delizioso piatto di kamut, non farà certo male all’alimentazione per il tuo intestino.
 Pane integrale e kamut porteranno benefici importanti, specie se siete consumatori abituali di pani raffinati. Anche se inizialmente sarà difficile, inserire nella dieta gallette al kamut e prodotti da forno non lievitati come cornetti integrali spianeranno la strada per la guarigione del tuo intestino.

I derivati del latte non sono i primi nemici per la sindrome del colon irritato, ma non vanno neanche mangiati in grandi quantità.
Basterà sostituire i latticini con prodotti derivati dalla soia per sentirsi più sani. Occhio quindi alle intolleranze, ma non esagerare, anche perchè sono tante le cure per colon irritato a base di fermenti lattici.
Sono proprio loro a garantire un maggior equilibrio all’intestino, grazie alla loro azione benefica sulle mucose gastriche. Meglio non lasciarsi ingannare però dai bagliori di Activia o dei prodotti probiotici più pubblicizzati in televisione. Consultare un medico gastroenterologo preparato, esperto di irritazioni gastrointestinali e farsi consigliare i migliori fermenti lattici in commercio che, per esperienza diretta vi dico, non coincidere con quelli più commercializzati.
Evita dolci ricchi di zuccheri raffinati e preferisci sempre frutta fresca di stagione ai succhi di frutta confezionati. La banana o altra frutta come ananas e pesce noci sono inveci ideali per rinforzare il sistema immunitario e la muscolatura nervosa, spesso connessa con i problemi di irritabilità intestinale. La banana infatti, ricca di potassio può essere il frutto migliore da consumare come snack genuino durante il pomeriggio.
Intestino irritato, cosa fare:

Come abbiamo visto, i sintomi di questo disturbo sono estremamente avvilenti per il corpo umano perchè portano degli strascichi anche a livello di umore e di impoverimento della qualità della vita. E’ facile quindi che moltissimi utenti cerchino rimedi per intestino irritato e mi chiedono cosa fare in caso di una diffusa infiammazione del colon.
Ogni sintomatologia caratterizzata da dolore è un chiaro ammonimento inviato dal nostro corpo al cervello per spronarlo a risolvere una situazione di possibile pericolo per l’intero sistema. L’organismo dell’uomo è una macchina perfetta, anche se noi non lo abbiamo ancora compreso del tutto e ne riusciamo a sfruttare al meglio soltanto alcune caratteristiche. Le molestie a livello intestinale e la sofferenza legata a spasmi o a un qualsiasi altro sintomo dell’intestino irritato, indicano al nostro organismo l’urgenza di una reazione.
La tolleranza al dolore non può essere una scusa per non curare il problema. Pertanto, riuscire a comprendere la natura di questa sofferenza e trovare rimedi efficaci consentono al paziente di percepire dolori ben peggiori, che a volte, nei casi di colite cronica, diventerebbero quasi lancinanti e difficilmente sopportabili.
Il bruciore nella parte inferiore dell’addome può essere diverso da persona a persona, o variare nello stesso paziente a seconda del giorno o dell’ora della giornata. Esistono infatti malati che soffrono di intestino irritabile più durante la mattinata o altri invece che provano i dolori maggiori durante le ore della notte.
Non è un caso se molti parlano di colite nervosa notturna, in virtù di questo disturbo che causa insonnia e fastidiose corse verso il bagno a causa della sensazione continua di dover defecare (tenesmo rettale).
Tanto più i dolori diventano acuti, tanti più pazienti sentiranno l’urgenza di ricorrere ad un trattamento definitivo. Sono tanti coloro che in preda al panico per un intestino sempre più irritato che cercano rimedi in pillole o compresse effervescenti o anti spastiche senza neanche capire bene di che cosa si tratti.
 Esiste una classe di pazienti poi che, impauriti dall’intensità del male addominale, ricorrono a pillole per gastrite o altre indicate per fantomatiche infezioni dello stomaco…

Parliamo di casi limite, ma la natura umana è una scienza difficile da spiegare quando entrano in gioco condizioni di instabilità o caratterizzate da imprevisti.
Nel caso delle donne poi, questo è ancora più vero in quanto gli stessi tipi di malessere possono essere confusi benissimo con l’arrivo del ciclo mestruale.
Scambiare l’acidità di stomaco e gli spasmi delle mestruazioni con problemi dell’apparato intestinale e viceversa. Occhio alla tempistica e alla frequenza con cui ricorrono questi dolori. La comunissima borsa calda a volte è la soluzione naturale più efficacie e rapida allo stesso tempo, garantendo al soggetto un sollievo “genuino”, svincolato dalle scadenze farmaceutiche. I vecchi rimedi della nonna conservano sempre qualcosa di veritiero e una sacca per la pancia rappresenta proprio la scoperta della…borsa calda.
Purtroppo poi la tipologia del disturbo, legato a periodi di grande dolore alternati a lassi di tempo in cui si sta bene, lascia pensare che la cura “fai da te” abbia funzionato a dovere.
Trattasi però ovviamente solo di un’impressione, perchè il sollievo risulta immediato, ma svincolato dal trattamento seguito. Le cure sperimentali sono il peggior errore che una persona può fare. Occorre un programma intensivo personalizzato, ideato da un dottore esperto di colite che possa disegnare un quadro clinico specifico, a seconda della condizione personale.
I sintomi dell’intestino irritabile vanno analizzati attentamente prima di avere una quadro diagnostico puntuale. Per questo potranno passare anche dei mesi prima di essere certi sul trattamento e sui rimedi da perseguire. Paradossalmente l’indebolimento del sistema immunitario potrebbe essere dovuto anche alla presenza del virus hiv e quindi la ricerca di rimedi casalinghi o di cure alternative potrebbe risultare persino dannosa.
L’Hiv è un problema di cui non si parla troppo, ed anche se presenta dei sintomi abbastanza chiari, in alcuni casi potrebbe risultare difficile da riconoscere, perchè caratterizzato da segnali ambigui che coincidono con la sintomatologia dell’intestino irritato.

Cosa fare con il colon irritabile è difficile da stabile, anche perchè è facile ritrovarsi al centro di un circolo vizioso. Questo meccanismo nasce con il dolore di stomaco e in seguito alla mancata cura del problema gastrointestinale crea ancora maggiore malcontento e nervosismo nel soggetto.
 Questo stress va con il tempo ad accumularsi e diventa causa di un acutizzarsi degli spasmi e dei reflussi gastroesofagei. Il paziente resta con le mani legate, non sapendo cosa fare per l’intestino irritato, e con la pancia dolorante, a causa di bruciori enfatizzati dall’accumulo di ansia e nervosismo.
Se avete già seguito alcune cure per il colon, prima di capire cosa fare di nuovo, vi prego di soffermarvi un attimo per comprendere quanti soldi avete speso per farmaci e per assecondare la voglia di un trattamento alternativo. Quindi vi invito a comprendere quali sono i benefici raggiunti e  se sono stati all’altezza dei rimedi per l’intestino proposti da queste fantomatiche cure.
Ora rilassatevi, magari seduti su una sedia comoda e rispondete a questa domanda: credete ancora nella guarigione?
Bene, se la risposta è sì. Vi invito a contattarmi via email. Non voglio fare cattiva pubblicità a nessun professionista del settore, eppure conoscere i dati e le percentuali di successo dei trattamenti per colite più diffusi sul
web o dei farmaci tanto pubblicizzati in tv può esservi molto utile.
Sia dal punto di vista dell’autostima e sia da quello del portafogli.
Intestino irritato, cosa prendere
I medici più preparati non faranno mistero di un dato inconfutabile su cui speso il “dottore dell’ultim’ora” tace: non esistono medicine universali per l’intestino irritabile. Non sono qua per dirvi che nessuna cura farmaceutica funzioni o che i soldi spesi nell’acquisto di medicine per il colon siano buttati, assolutamente no!!
Sono un fermo sostenitore dei trattamenti naturali, tutto qui e dell’importanza di assumere probiotici sotto la consulenza medica e non per “vocazione” personale.
Esistono varie classi farmaceutiche, ognuna ugualmente importante per la guarire da intestino irritato. Tra queste cito:
  1. Medicine anticolinergiche da assumere prima di mangiare, in modo tale da regolare gli spasmi -muscolari del colon ed eventuali crampi addominali e conseguenti reflussi.
  2. Farmaci antidiarroici come ad esempio il Normix.
  3. Lassativi di varia natura, che possono essere comprati senza prescrizione medica.
  4. Medicine contro la depressione che posssono aiutare a contrastare il dolore o il disagio legato all’intestino infiammato
Io ad esempio, senza nulla togliere a queste medicine e ai trattamenti centrati su cure farmaceutiche, consiglio un trattamento iniziale con il kefir.
Sempre più persone ricorrono all’uso di questa bevanda fermentata che si può realizzare tranquillamente tra le mura domestiche. Altro rimedio della nonna da provare assolutamente, in quanto il kefir è 100% naturale ed efficacie per risolvere i problemi di stipsi, in alternativa ai lassativi più diffusi sul mercato.  1 bicchiere e mezzo dopo pranzo ed un bicchiere dopo cena. La ricetta del kefir è molto semplice e si può trovare facilmente su moltissimi siti web.

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